venerdì 31 gennaio 2014

Pacchi regalo

31 Ottobre 2013

La famiglia mi sta mandando scorte di cibo dall'Italia. È il classico atteggiamento che contraddistingue la nostra nazionalità: "ti mando un po' di roba io, ché lì chissà che cosa mangi!"
L'Italia, per l'italiano, è l'unico Paese in cui si mangia bene, anzi, in cui si mangia punto e stop: in tutti gli altri si deperisce. Poi, è anche vero che certe cose qui si fa fatica a trovarle, a trovarle buone o a trovarle economiche. Tipo il tonno.

Ecco, il tonno è il Santo Graal.

Tra gli italiani all'estero esiste un giro di spaccio: "ti do mezza scatoletta aperta vecchia di tre mesi in cambio di dieci pacchetti di sigarette". I più fortunati, che ne hanno una scorta, non dividono il tesoro con nessuno, nemmeno con la fidanzata; non dicono nemmeno di averlo, lo nascondono sotto i materassi. Ho visto gente con il volto in piena 'estasi di Santa Teresa' nel mettersi in bocca la prima forchettata dopo una lunga astinenza.
Pertanto, quando il parente ti chiede cosa vuoi ricevere, tu automaticamente rispondi TONNO. Se anche ti facesse schifo non importa, resta comunque un'ottima merce di scambio.

Mia madre ha preparato uno scatolone di vivande varie della bellezza di 17 chili. Solo che, premettendo che è meglio affidarsi al corriere che alle poste, mandarlo è stato alquanto difficile:
'Come faccio con il pacco che lavoro, il corriere come fa non mi trova, chiedi al suocero di mandarlo lui, sentilo tu, no tu, e va bene, signora che fa? Tiene il pacco numero 13 Calabria o scambia con il 9 Liguria? Scambio! Il pacco passa al suocero che contatta il corriere, ma anche il suocero lavora come si fa, ma la madrina è in pensione, chiedi se va lei ad aprire al corriere, sentila tu, no tu, e daje signo', c'è la telefonata dal notaio, che fa? Scambia un'altra volta con il pacco numero 20 Basilicata? E sia!!!'
Alla fine il pacco è arrivato e pieno di ogni ben di Dio. La mamma è sempre la mamma, anche quando si incasina (e ti incasina).

Poi è stata la volta di mio padre. Occhialino calato sul naso davanti al suo portatile, efficiente nel confrontare i vari prezzi dei corrieri, non un gesto superfluo. Tempo totale dell'operazione: un minuto e 30 secondi. Mio padre è minimal. E intanto la mother number ciù ci dava dentro a riempire lo scatolone con altri 12 chili di roba (lui di suo ci ha messo dentro solo un pettine, ma io 'sta cosa la trovo di una dolcezza infinita). In caso di terza guerra mondiale e/o catastrofe nucleare, se si rendesse necessario rifugiarci in un bunker, abbiamo di che sopravvivere per almeno un lustro.
Il pacco è arrivato rotto, devastato, irrimediabilmente aperto e raffazzonato in un sacco, il corriere pareva Santa Claus. Tutto era incredibilmente intatto, anche i biscotti. Miracoli del -quasi- Natale. Ma soprattutto c'era tanto tonno. Ma tanto, tanto, tanto tonno. Tipo 50 scatolette.
Ora siamo potenti, incutiamo rispetto e timore nella comunità. "Baciamo le mani, signora Fox!"
Siamo i boss della Pinna Gialla.


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