lunedì 3 febbraio 2014

Vitamina M

1 Novembre 2013

Stavo pensando a come, appena avuto un bambino, stavo attentissima all'igiene:
"Sterilizziamo il ciuccio e mettiamolo nell'apposito contenitore che non prenda polvere, per carità",
"Ha già usato la copertina due volte, aspetta che gliela lavo",
"C'è una microscopica macchietta sul bodino, ora glielo cambio",
"Ho toccato la ringhiera delle scale, mi lavo le mani (per la cinquantesima volta nell'arco della giornata) prima di prenderlo in braccio";
fino ad arrivare a vere e proprie aggressioni pubbliche al malcapitato di turno pieno di buone intenzioni:
"Chi sei tu e come osi avvicinarti al pupo con quelle manacce sporche? Chi sei tu, o untore, che porti con te i focolai di tutte le malattie conosciute e sconosciute?", rincarando la dose scacciandolo a colpi di Acqua Santa.


Questi sono solo alcuni esempi dell'atteggiamento ossessivo-compulsivo che si sfiora quando si ha a che fare per la prima volta con un esserino fragile e indifeso che all'inizio fatichiamo a concepire come essere umano normale.
Sono le generazioni precedenti che ci insegnano di fare così. O, perlomeno, io, a mia discolpa, posso dire di aver subito questo tipo di terrorismo psicologico da mia madre:
"Nessuno può toccare il Bambino in faccia, NESSUNO! Nemmeno il Papa."
Mia madre è drastica, definitiva. Le sue sentenze non ammettono ricorsi in appello. Meno male che non ha fatto il giudice.

Stavo pensando anche a come, però, in soli 4 mesi, sono cambiata completamente.
Inevitabilmente.
Perché poi ci si stanca. O meglio, si scopre il vero significato della parola stanchezza; si riscrive il proprio dizionario mentale.
E si diventa un po' buzzurri.
Ora mi sembra di vivere nella capanna di Conan il Barbaro:
"Dov'è il ciuccio? Ciuuucciooo, dove sei?? Ah, eccoti qui nel cesto dei panni. Tiè.", leccandolo un attimo prima di cacciarglielo in bocca.
"To'... gli è finito un rigatone al sugo sul vestitino! Guarda che bella forma sta assumendo la macchia di unto! Lasciamogliela che fa tanto quadro di Basquiat!"
Adesso il motto di famiglia è "FA ANTICORPI". I bambini hanno bisogno anche di questo per crescere sani e forti.
Un nostro amico, mezzo portoghese e mezzo angolano, ci ha raccontato della grande saggezza africana portando ad esempio suo zio:
"Faceva cose indicibili ai suoi nipoti. Se il ciuccio cadeva sulla strada, lo succhiava un attimo e glielo rimetteva in bocca, tanto per dirne una. Diceva che i bambini, per crescere, non possono fare a meno di una particolare sostanza che non non si trova sotto le campane di vetro. Lui la chiamava...
la Vitamina Merda."
Amen.


1 commento:

  1. Eh si... è proprio così! All'inizio mille attenzioni, soprattutto dal punto di vista igienico poi... pian pianino... ma è tutta salute!

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