venerdì 31 gennaio 2014

Pacchi regalo

31 Ottobre 2013

La famiglia mi sta mandando scorte di cibo dall'Italia. È il classico atteggiamento che contraddistingue la nostra nazionalità: "ti mando un po' di roba io, ché lì chissà che cosa mangi!"
L'Italia, per l'italiano, è l'unico Paese in cui si mangia bene, anzi, in cui si mangia punto e stop: in tutti gli altri si deperisce. Poi, è anche vero che certe cose qui si fa fatica a trovarle, a trovarle buone o a trovarle economiche. Tipo il tonno.

Ecco, il tonno è il Santo Graal.

Breastfeeding Café

30 Ottobre 2013

L'altro giorno sono andata al gruppo 'mamme che allattano'. 'Gruppo' se così si può chiamare visto che di mamma c'ero solo io. Dentro era desertico e c'erano le balle di fieno che giravano come nel Far West, l'unica differenza è che erano formate dai giocattoli inutilizzati.
Accoglienza stile regina Elisabetta: finalmente è arrivato qualcuno!
"Oh my God, vuoi una tazza di tè?"
"Oh my God, sì!"
E mi hanno offerto il tè più bollente del creato, che naturalmente mi sono versata su una gamba. "Gbgnzzzttcriiimbangaaaar!", più varie imprecazioni in italiano. Facciamoci subito riconoscere. Finalmente viene una alle riunioni e non è neppure normale. Ma tralasciamo.

TNT

25 Ottobre 2013

Ho raccontato alle mie amiche che qui ci sono stormi di corvi che mi svegliano alle 6 del mattino, ma non ha fatto tanta impressione. D'altra parte c'è chi convive con galli e greggi di pecore che gli pascolano sotto casa. Mi è stato anche ricordato che i gabbiani assetati di sangue Venezia sono molto peggio (e come posso dimenticarli?).
Però io ho anche un'altra specie animale molto pericolosa che bazzica qui di fronte:

giovedì 30 gennaio 2014

L'indispensabile Polacca

23 Ottobre 2013

Io la donna delle pulizie non l'avevo mai avuta. Non avevo idea di come ti cambiasse la vita.
Sono cresciuta nella casa della bella addormentata, con la foresta di rovi che mi separava dal resto del mondo. Tra le mie pareti domestiche il tempo si era fermato al Medioevo e l'elettricità, in pratica, non è mai arrivata. Si faceva tutto, ma proprio tutto, a mano. Ovviamente non ero io a dettare le regole, io ero quella che le subiva.
Il forno no ché può scoppiare come una bomba: si usava la pentola-forno. Due ore e un quarto anche per scaldare una brioche.
La lavatrice no ché può allagare la casa. "E le lenzuola?", vi starete chiedendo.

martedì 28 gennaio 2014

Io confesso

22 Ottobre 2013

I papà hanno sempre un modo peculiare di giocare con i loro figli. Come definirlo?
Pe-ri-co-lo-so...
Non credo di essere l'unica a cui vengano i sudori freddi ogni volta che vede la sua dolce metà, la luce dei suoi occhi, far saltare la propria prole fino al soffitto per riprenderla poi al volo.
"Oddio, prima o poi il soffitto lo prende"
O quando tiene in braccio il pupo tutto storto, con la testina che pende e sporge e passa così da una stanza all'altra:
"Oddio, prima o poi lo stipite lo prende"
Non credo nemmeno di essere l'unica che raccomanda in continuazione di fare attenzione:
"Attento alla testa, al braccino, al piede, alla mano, alla maniglia, allo spigolo del tavolo, tiragli giù la maglietta che c'è lo spiffero, ma com'è che in braccio tuo è sempre nudo??"


Il ciuccio

21 Ottobre 2013

Mio figlio il ciuccio lo schifa. Ogni tanto ci provo a darglielo, ma non c'è niente da fare, non ci casca. Non che insistita troppo, dato che ogni volta mi fa la faccia di De Niro in Taxi Driver: "Stai tentando di dare il ciuccio A ME?!".
Il fatto è che ad ogni generazione cambiano i metodi di crescita che ci vengono insegnati. Se alle nostre mamme veniva detto di allattarci rigorosamente ogni 3-4 ore, a costo di lasciarci strillare, adesso ti dicono che il seno si dà A RICHIESTA. E niente ciuccio, per carità, che fa male: il palato non si forma bene, impara a succhiare nel modo sbagliato e poi vi vengono le ragadi! Calmatelo con la tettina! Vi sentite stanche? Un bel cucchiaio di polline e 2-3 mandorle al mattino. Mi pare ancora di sentirla la pediatra naturalista del corso pre-parto.


Cronaca di una mastite annunciata

16 Ottobre 2013

E mastite sia! Alla fine è arrivata. Diciamo che con un bozzo a settimana, la cosa era vagamente "telefonata". Febbre a 39 e tanti, tanti brividi: mi sentivo come uno shaker nelle mani di un barista inesperto. E sono finita al pronto soccorso a farmi prescrivere gli antibiotici perché, logicamente, queste cose capitano durante un giorno festivo, in cui per giunta piove. Ma lasciamo stare.
Con la faccia tapina e lo shakeraggio ancora in corso, entro e mi trovo davanti una coda pazzesca. Guardo le receptionists con l'aria da 'adottatemi, sono un cane a tre zampe abbandonato in autostrada il giorno della vigilia di Natale mentre grandina'. Mi prendono in simpatia.
"Il mio bambino mi aspetta a casa... Piange... Ha fame..."
"Ma chi c'è con lui?"
"Suo padre...", e qui calco un po' la mano puntando sulla loro solidarietà femminile e lo dico come se l'avessi lasciato nelle mani di Al-Qaeda.

domenica 26 gennaio 2014

Italian mum

13 Ottobre 2013

"Signora, abbiamo parlato al telefono, stiamo ancora aspettando di avere il libretto rosso..." (nda: in Italia i bambini hanno il libretto giallo, mentre in Inghilterra è rosso)
"Yes, yes... I remember you..."
La prima volta che vedo la nuova health visitor mi si avvicina con le mani nei capelli, parla lentamente, il suo livello di stress è alto quanto il London Eye. È disperata, ma è gioviale lo stesso. E in più assomiglia a Louise, la moglie di George Jefferson. Il mio è amore a prima vista. Una colonna sonora di bambini urlanti fa da sottofondo alla nostra love story.

Buon vicinato

8 Ottobre 2013

Ieri c'è stata l'esposizione del fanciullo ai vicini, ossia abbiamo pensato di presentarci e scusarci in anticipo per eventuali rumori molesti.
Facce da Flanders, ci portiamo dietro pure il tiramisù fatto in casa, nella migliore tradizione anni '50.
"Hi-diddly-ho, neighborino! Salve salvino, vicino!"
Io sorrido e porgo il presente con un inchino, come una giapponese.

Quattro appartamenti, quattro reazioni diverse, eccole:

God save the tit

4 Ottobre 2013

Ridi ridi che la mamma ha fatto gli gnocchi.
C'è poco da ridere: li ho fatti sul serio. Nelle tette però. Tipo ogni due giorni mi sveglio con un melone sotto l'ascella e una cipolla sotto il capezzolo. Se continua così faccio concorrenza al fruttivendolo di Berdmonsey.
Per chi non lo sapesse, sono grumi di latte. Dolorosi. Molto. Se me ne dimentico ed alzo il braccio urlo. E il mio urlo potrebbe venire campionato ed utilizzato nei film horror. Sembra quello dei Nazgûl, tanto per rendervi l'idea della sofferenza che patisco.

sabato 25 gennaio 2014

Straziami, ma di pasta saziami

3 Ottobre 2013

Ma quanto appetito fa allattare?? Ma quanto mangio?!
Dicono che nessuno mangi quanto una donna incinta, ma non è vero: è durante l'allattamento che si è imbattibili. Stamattina sono già alla terza colazione come gli Hobbit. Tra un po' mi cresceranno i peli sui piedi e mi metterò a fumare erba pipa.

Alba a Londra

1 Ottobre 2013

Ho parlato un po' troppo presto riguardo al sonno di Bambino: sono giorni che mi sveglia tre volte ogni notte e dormo di media 5 ore al giorno. Per riuscire a sollevare le palpebre sono costretta ad uscire in balcone perché la sferzante aria notturna mi dia una mano. C'è di buono che così ammiro l'alba sul paesaggio londinese: una ferrovia e dei depositi. Sto facendo amicizia coi camionisti che ci lavorano: ci salutiamo con la mano, tra compagni di veglia ci si intende.
Tra l'altro Bambino non ha nemmeno bisogno di piangere: fa dei versi così inquietanti che è impossibile ignorarlo. Non so come farvi capire... Lui non si lamenta, grugnisce. È oltre al semplice vagito, è passato all'upgrade. In una scala dei livelli sarebbe definito "rumore estremamente molesto di maialino con la stipsi".

Vampiri si nasce

30 Settembre 2013

Qui a Londra, quando esce un raggio di sole, si precipitano tutti fuori mezzi nudi. A Gennaio per strada si possono vedere ragazze in minigonna senza calze, nei parchi i ragazzi giocano a frisbee a petto nudo e davanti ai pub gli impiegati si strappano di dosso giacca e cravatta e si fanno la doccia con la birra. Inutile dire che fa comunque un freddo artico e io, sole o non sole, giro comunque con canottiera della salute e piumino anche ad Aprile.

Piccolo Ent

28 Settembre 2013

Adesso ditemi voi come devo fare io con un bambino che quando si addormenta sembra cadere nel sonno incantato della bella addormentata. Non fraintendetemi: mica mi lamento del fatto che dorma profondamente e, soprattutto, a lungo. È un bene per lui e anche per me. Inoltre, il più delle volte salta la poppata notturna. Una manna.
Il problema è che non cambia mai posizione, sembra ibernato nel carbonio come Han Solo, e la mattina me lo ritrovo con due blocchetti di ghiaccio al posto delle mani.

venerdì 24 gennaio 2014

Salumeria londinese

27 Settembre 2013

Pesare Bambino a Londra è un po' diverso rispetto a Venezia. Innanzitutto bisogna pesarlo completamente nudo. Non importa se ci sono i ghiaccioli alle finestre e il pupo rischia una sincope, se non fai così l'addetta ti guarda con l'indignazione più indignata che ci sia: "It's not accurate!!!", ti dice, ma si capisce benissimo che in realtà vuole dirti che sei una madre snaturata. La precisione innanzitutto. E siccome la health visitor ha le unghie chilometriche laccate di blu a parte due che sono dorate, l'aspetto di tata May ma con l'espressione leggermente meno rassicurante, vi assicuro che obbedite.

giovedì 23 gennaio 2014

Questione di semantica

26 Settembre 2013

Bambino fa certi rutti che nemmeno un adulto. Mi sa che cercherò di far coincidere i miei viaggetti a Venezia con la sagra di Cazzago. Lì fanno la gara di rutti: se lo piazzo davanti al microfono dopo la poppata vinciamo il primo premio. E vola via pure il tendone, mi sa.
Poi, il bello è che, quando gli batto la schiena per farglielo fare, la vibrazione stimola anche me e lo faccio anch'io, Mr. Fox si lascia contagiare per osmosi, e così via tutti, rutto libero. Momenti di raffinatezza familiare.

Prime volte a Londra 2, ovvero come ti trasformo un bambino in ragù

25 Settembre 2013

- Il primo viaggio in Tube
Una volta trasferitami a Londra, credevo che mi sarei lasciata alle spalle l'incubo dei ponti e dei vaporetti veneziani. Perché, diciamo la verità, essere neo-madre a Venezia è stressante. Soprattutto se, come me, sei una madre che pesa 40 kg vestita che si ritrova ad arrancare sui gradini con una carrozzina di 200 kg contenente un bambino gigante. Una zanzara che trascina un camion, in pratica. Allora, per evitare i ponti, scegli il mezzo pubblico, e va pure peggio. A me era venuta la 'vaporettofobia'.

Prime volte a Londra 1

23 Settembre 2013


- Il primo cambio di pannolino di Mr. Fox
Primo giorno a Londra. Siccome per due mesi e mezzo ho avuto l'esclusiva del cambio pannolino, non vedevo l'ora di passare il testimone a Mr. Fox. Quindi, trascorse un numero accettabile di ore dall'ultima operazione, mi rivolgo a lui tutta soave e cerbiattosa: "Ci pensi tu my loooove?", "Ma certo daaaarling!". 

mercoledì 22 gennaio 2014

Trasferimento a Londra

21 Settembre 2013

Il viaggio a Londra è andato bene. Siamo arrivati senza problemi. In aereo Bambino dormiva della grossa mentre quella piena di mal d'orecchio che non vedeva l'ora di atterrare ero io. Tanta preoccupazione per nulla, insomma. Anche le hostess erano esterrefatte.
"Ma allora se non c'è niente da dire perché farci un post?", penserete voi. Perché la vera tragedia sono stati i tassisti, ecco perché.


In partenza

18 Settembre 2013

Ooooh, è arrivato il giorno fatidico, il giorno della partenza. Raggiungiamo Mr. Fox, l'altro membro della nostra strampalata famiglia, e ci trasferiamo in quella che io chiamo la "Landa Barbarica" (l'Inghilterra).
Nei giorni scorsi ho preparato e spedito i pacchi con le nostre cose. Non è stato facile preparare un trasloco con un bambino piccolo. Tanto per farvi un'idea su come siano andate le cose, provate ad immaginarmi in equilibrio su una gamba sola mentre riempio gli scatoloni con un piede, tenendo in braccio Bambino Disperato e con un pannolino in bocca. Magari usato.
La cosa interessante è che due scatoloni su tre erano pieni di cose di Bambino, tra vestiti, cremine e pupazzetti, mentre tutta la mia roba è entrata in un pacco striminzito. Trent'anni di vita in una scatola. Fa un certo che. Cioè, uno si chiede: "ma solo una scatola? Cosa ho combinato tutti questi anni? E, soprattutto, come mi vestivo??". Ci si sente miseri.

domenica 19 gennaio 2014

Caccologia

10 Settembre 2013

La cacca è bella perché è varia. Credete che il gaudioso defeco sia sempre quello? Un noioso sterchetto sempre uguale a se stesso? Come vi sbagliate. Con la cacca dei bebè non ci si annoia mai. Vediamo insieme alcune tra le molteplici tipologie:

1- La cacca Ninja:
È quella che arriva quando ti distrai.

Squame di pesce (alias crosta lattea)

4 Settembre 2013

Bambino ha la famigeratissima Crosta Lattea.
La Crosta Lattea è un tale flagello che si guadagna ampiamente le maiuscole che sto usando per scriverla. Delle magagne più odiate che al 99% capitano ai pupi è seconda solo alle coliche. Soprattutto se, come nel caso di Bambino, si trasforma in vera e propria dermatite che non si limita più al cuoio capelluto. Le squame in testa non bastavano: fronte, sopracciglia ed anche una manciatina sulle orecchie, tanto per non farsi mancar nulla.
Quando si ha a che fare con il suddetto terrore dei sette mari, tutto ciò che può fare una madre è trasformarsi in pirata armata di uncini (unghie) e sciabola (pettinino) e mettersi a spelare il pupo. Fargli il cambio di pelle come i serpenti, ma manualmente.

E quando dico che è tutto ciò che possiamo fare, io lo intendo in senso letterale: su 24 ore, io 12 le passo a scartavetrarlo, 6 a ungergli la pelle e 6 a lavarlo. Ci sono così tante squame in giro per casa che pare di stare in pescheria.

sabato 18 gennaio 2014

La strategia dell'opossum

18 Agosto 2013

Dicono che prendendo in braccio un pupo di un mese non si rischia di viziarlo perché non capisce ancora il concetto di causa ed effetto, e che quindi, se piange, piange per un motivo specifico...
Sarà. Allora magari Bambino Disperato è precoce perché quando viene lasciato solo nel suo lettino attacca tali strilli che sarebbe capace di evacuare un'intera scuola più velocemente di un allarme antincendio. Il vicinato fugge e l'isola si svuota; rimangono solo le vecchiette smemorate che vagano confuse credendosi di nuovo giovani e in pieno periodo di guerra:
"Attacco aereo!!! Bombardamento!!! Tutti al rifugio! Dov'è il rifugio? Dov'è il rifuuugioooooo?"

venerdì 17 gennaio 2014

Ghiandola del senso di colpa

16 Agosto 2013

Dopo tre giorni filati che Bambino Disperato faceva il diavolo a quattro, brontolava, grugniva (non esagero, è il termine giusto), piangeva e chiedeva continuamente il seno, ho deciso di portarlo dal pedriatra. Perché magari "halecolicheoppuremangiatroppooppurenonriesceafarelacaccaoppurenondigerisce" e, soprattutto, l'incubo di tutte le madri che allattano al seno: "IL MIO LATTE NON È BUONO".

Parenti reali o putativi: Zio Tibia

12 Agosto 2013

Tra i simpatici personaggi da cui è circondato Bambino c'è Zio Tibia.
Soprannominato così per la sottile ironia che lo contraddistingue, Zio Tibia è il più vecchio amico che abbiamo in comune io e Mr. Fox (il mio compagno). Musicista e sognatore, come tutti i creativi è circondato da una nebbiolina soffusa e romantica che influenza la sua visione del mondo ed accresce il suo senso dell'umorismo.

Modello Giuditta

11 Agosto 2013

Ha più vestiti questo bambino di quanti ne abbia mai posseduti io in 33 anni di vita. Sembra che a tutti gli amici e parenti sia venuta la febbre del completino. Anche perché è comprensibile che sia il regalo più gettonato: altre cose possono essere troppo personali, mentre arrivare con un pacco di pannolini, secondo l'imperscrutabile pensare comune, come si suol dire "fa brutto".
In particolare i jeans fanno furore.

giovedì 16 gennaio 2014

Sonnambulismo

31 Luglio 2013

Restare sveglia durante le poppate notturne diventa sempre più difficile. Se all'inizio l'adrenalina causata dalla novità faceva il suo dovere, ora l'abbiocco spadroneggia implacabile. Siccome preferisco rimettere ogni volta il pupo nel suo lettino per evitare, che ne so, di schiacciarlo con un cuscino o di dargli una gomitata in bocca durante il sonno, sto studiando vari sistemi "infallibili" per restare all'erta, tipo: lucetta accesa, tenere l'ipad a portata di mano per guardare puntate di Scrubs o passare in rassegna tutti i meme delle pagine più stupide di Facebook confidando che il potere della risata mi mantenga lucida, offrire la mia pancia come agnello sacrificale ai piedi rotanti di mio figlio, merendina, aghi sotto gli occhi ascoltando Beethoven stile Arancia Meccanica.

Cupido sa il fatto suo

31 Luglio 2013

Stanotte mio figlio mi ha abbracciato spontaneamente per la prima volta. Era sul letto con me, si è girato sul fianco, mi ha abbracciato il braccio con entrambe le manine e ci si è appoggiato col musetto. Per evitare che si spostasse sono rimasta immobile, scomodissima, per un tempo non calcolabile. Nemmeno fiatavo: apnea totale. Piuttosto sarei diventata blu, ma dovevo godermelo il più a lungo possibile.

mercoledì 15 gennaio 2014

Carletto

27 Luglio 2013

♫"E io che sono Carletto
l'ho fatta nel letto, l'ho fatta nel letto!
l'ho fatta per fare un dispetto,
che bello scherzetto per mamma e papà!"♫

Che simpatico motivetto! Che testo ricco di significato! Chi è cresciuto negli anni 80 come me sicuramente ricorda Corrado cantare questa canzone.

martedì 14 gennaio 2014

Ci vorrebbe Mami

25 Luglio 2013

Ci sono giorni in cui anche riuscire a mangiare mezza mela diventa così difficile e lungo che in confronto una partita a scacchi contro Kasparov apparirebbe una passeggiata. Ci vorrebbe una tata, ma di quelle toste, energiche, enormi come Mami di Via col Vento. Quelle che i bambini li fanno tacere di stupore e ammirazione solo comparendo di fronte a loro forti della magnificenza della loro stazza.

Bambino mononota

22 Luglio 2013

Quando gli si cambia il pannolino, Bambino Disperato (questo il suo soprannome ufficiale) piange in modo peculiare: tiene un'unica nota (La, per essere precisi), lunga, ripetendola ipnoticamente a brevi distanze regolari.

Fame inestinguibile

21 Luglio 2013

Ok, decisamente mio figlio non si sentirà mai pieno. Tanto per farvi un esempio, ora sono le 21.00 e poppa dalle 19.00 (a parte una brevissima pausa pannolino).

lunedì 13 gennaio 2014

Salumeria

16 Luglio 2013

Ogni martedì, volendo, si può andare al Centro mamme a pesare il pupo. Oggi per me era la prima volta. Appena varcata la soglia mi assale un tale senso di inadeguatezza che sto quasi per fare dietrofront e fuggire. "Mamme... Bambini... Bambini... Mamme...", il mio cervello è andato in loop di fronte alla patria dell'istinto materno. "Che c'entro io?? Ah già, ho un figlio."
Ataviche allergie fanno capolino: "Dovrò socializzare?!". Avessi avuto la bacchetta magica mi sarei teletrasportata ad un concerto dei Sepultura con bebè e tutto, ma alla fine entro. Son prove di coraggio per una diversamente timida come me.

Burocrazia

15 Luglio 2013

Tra i vari giri per uffici di oggi c'è stato anche quello all'anagrafe per fare la carta d'identità al pupo. Cosa assolutamente non facile se fa caldo, è mezzogiorno e i vostri riflessi sono già offuscati di loro.
Impiegato: "servono due fototessere del pupo, con gli occhi aperti e senza che si vedano le vostre mani che lo tengono".
Come chiedere la luna. Il mio sguardo era pressapoco quello di una a cui annunciano la terza guerra mondiale. Ed io che nella mia beata ingenuità pensavo che bastasse, che ne so, una foto della mamma. O magari potrebbero farsi andar bene un bel ritratto di famiglia.

domenica 12 gennaio 2014

Prima legge della fisica del bebè

14 Luglio 2013


Quando il latte aumenta, la cacca aumenta.

Considerazioni a 10 giorni dal parto

14 Luglio 2013
A circa dieci giorni dal parto, queste sono state le mie prime considerazioni sul mio corpo:

- naso abbronzato: le spinte del parto hanno fatto sì che mi si rompessero un migliaio di capillari. "Sei stata in montagna?" "No, ho partorito".

sabato 11 gennaio 2014

Mi presento

Il 4 Luglio 2013 sono diventata mamma. È il mio primo figlio e ho dovuto (e devo tuttora) fare i conti con la maternità senza sapere da che parte cominciare, con tutta l'ansia e la paura di sbagliare che questo comporta. Inoltre, mi sono trasferita a Londra per seguire il mio compagno ed ora mi ritrovo catapultata in una terra straniera a crescere un figlio di pochi mesi da sola. Può sembrare difficile e in effetti lo è, però poi un giorno mi sono accorta di avere la forza dell'ironia dalla mia parte. Considerando le cose in chiave umoristica, riuscivo ad essere positiva ed a combattere il baby blues.
Ho ritrovato la mia passione per la scrittura così, tra una poppata e l'altra.