martedì 28 gennaio 2014

Il ciuccio

21 Ottobre 2013

Mio figlio il ciuccio lo schifa. Ogni tanto ci provo a darglielo, ma non c'è niente da fare, non ci casca. Non che insistita troppo, dato che ogni volta mi fa la faccia di De Niro in Taxi Driver: "Stai tentando di dare il ciuccio A ME?!".
Il fatto è che ad ogni generazione cambiano i metodi di crescita che ci vengono insegnati. Se alle nostre mamme veniva detto di allattarci rigorosamente ogni 3-4 ore, a costo di lasciarci strillare, adesso ti dicono che il seno si dà A RICHIESTA. E niente ciuccio, per carità, che fa male: il palato non si forma bene, impara a succhiare nel modo sbagliato e poi vi vengono le ragadi! Calmatelo con la tettina! Vi sentite stanche? Un bel cucchiaio di polline e 2-3 mandorle al mattino. Mi pare ancora di sentirla la pediatra naturalista del corso pre-parto.


Ora, il polline io lo mangio, le mandorle pure, e anche super centrifughe di frutta e verdura, ma mi sento esausta lo stesso. E ho avuto comunque le ragadi.
Perché "seno a richiesta" significa "tutto il santo giorno". Il bambino ti prosciuga. Il mio al posto della bocca ha la pompa dei dissennatori. Mi aspetto che da un momento all'altro mi compaia davanti Hermione Granger urlando "Expecto Patronum!". Roba che qui mi chiedono quante volte al giorno mangia e io non so cosa rispondere. Mi hanno consigliato di tenere un diario delle poppate: dopo un giorno e mezzo l'ho fatto volare dalla finestra.
Ero partita anche bene, molto motivata: "non regalatemi ciucci, io sarò una mamma alternativa"; poi, man mano che le mie occhiaie crescevano, i parenti hanno cominciato a passarmeli sottobanco:
"Guarda, questo è l'ultimo ritrovato nel campo della tecnologia ciuccesca: rilascia goccine di Valium e canta la ninna nanna da solo! Ti fa pure il massaggio ai piedi!"
Solo che ormai mi sa che è troppo tardi: Bambino non lo vuole più. E allora che me ne faccio? Quasi quasi lo mando alla pediatra insieme al polline, e se lo metta pure dove vuole.


Nessun commento:

Posta un commento