domenica 26 gennaio 2014

God save the tit

4 Ottobre 2013

Ridi ridi che la mamma ha fatto gli gnocchi.
C'è poco da ridere: li ho fatti sul serio. Nelle tette però. Tipo ogni due giorni mi sveglio con un melone sotto l'ascella e una cipolla sotto il capezzolo. Se continua così faccio concorrenza al fruttivendolo di Berdmonsey.
Per chi non lo sapesse, sono grumi di latte. Dolorosi. Molto. Se me ne dimentico ed alzo il braccio urlo. E il mio urlo potrebbe venire campionato ed utilizzato nei film horror. Sembra quello dei Nazgûl, tanto per rendervi l'idea della sofferenza che patisco.
Mi ricordo la solerte infermierina mettermi in guardia: "Mi raccomando, fai gli impacchini di acqua calda e cerca di scioglierli con un massaggino, altrimenti rischi la mastite!"
Massaggino a soreta: se mi tocco si riscatena il suddetto urlo e arriva Peter Jackson con il microfono ed il registratore.
Altra infermierina, altro consiglio: "Metti il bambino sottosopra quando allatti, così ti drena! Altrimenti rischi la..."
"Mastite, sì sì, lo so..."
Ok, dove ho messo il mio manuale di yoga for dummies? Ah sì, eccolo... Dunque, vediamo... 'Fare la verticale... Ruotare il pupo di 142°... Mettersi un piede dietro alle orecchie, l'altro in bocca...'
Due costole incrinate e una leggera commozione cerebrale. Ciononostante, l'ombra della mastite continua ad incombere.
Di nuovo, per chi non lo sapesse, la mastite fa venire la febbre, bisogna prendere gli antibiotici e in certi casi anche operarsi. Insomma, una brutta roba.
E allora, per scongiurare il pericolo, stringo i denti, coltello in bocca alla Rambo e via di massaggio.
Dio salvi la regina, ma, già che c'è, anche la mia tetta.




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