sabato 25 gennaio 2014

Piccolo Ent

28 Settembre 2013

Adesso ditemi voi come devo fare io con un bambino che quando si addormenta sembra cadere nel sonno incantato della bella addormentata. Non fraintendetemi: mica mi lamento del fatto che dorma profondamente e, soprattutto, a lungo. È un bene per lui e anche per me. Inoltre, il più delle volte salta la poppata notturna. Una manna.
Il problema è che non cambia mai posizione, sembra ibernato nel carbonio come Han Solo, e la mattina me lo ritrovo con due blocchetti di ghiaccio al posto delle mani.

Non importa con quanti strati lo ricopra: giacchina, piumone, copertina, un orso polare di passaggio che si sacrifica per la buona causa... è sempre la stessa storia. Perché, non muovendosi, non attiva la circolazione.
Una mattina mi è parso pure che avesse un po' di brina in faccia. Temo gli cresca il muschio e diventi un piccolo Ent. Il figlio di Barbalbero. Tanto come altezza tra lui e Mr. Fox ci siamo. Poi va a finire che frequenta le amicizie sbagliate: "Mamma, vado in cerca di nidi con Cip e Ciop". Qui è anche pieno di scoiattoli, ma scherziamo? Si sa che sono poco raccomandabili.
Un altro grazioso effetto collaterale della posizione perenne è che gli si infeltriscono i capelli. Solo ed esclusivamente sul lato destro. E gli vengono i dreads. Rasta baby. Anche a me basta un niente perché mi vengano. È l'unica cosa che ha preso da me. E la cosa più bella è che, siccome non riesco a scioglierli con il pettine, li taglio. Un bel trancio netto, zac. Così adesso abbiamo entrambi le ciocche tutte sbilenche.



Nessun commento:

Posta un commento