lunedì 3 febbraio 2014

Vitamina M

1 Novembre 2013

Stavo pensando a come, appena avuto un bambino, stavo attentissima all'igiene:
"Sterilizziamo il ciuccio e mettiamolo nell'apposito contenitore che non prenda polvere, per carità",
"Ha già usato la copertina due volte, aspetta che gliela lavo",
"C'è una microscopica macchietta sul bodino, ora glielo cambio",
"Ho toccato la ringhiera delle scale, mi lavo le mani (per la cinquantesima volta nell'arco della giornata) prima di prenderlo in braccio";
fino ad arrivare a vere e proprie aggressioni pubbliche al malcapitato di turno pieno di buone intenzioni:
"Chi sei tu e come osi avvicinarti al pupo con quelle manacce sporche? Chi sei tu, o untore, che porti con te i focolai di tutte le malattie conosciute e sconosciute?", rincarando la dose scacciandolo a colpi di Acqua Santa.

venerdì 31 gennaio 2014

Pacchi regalo

31 Ottobre 2013

La famiglia mi sta mandando scorte di cibo dall'Italia. È il classico atteggiamento che contraddistingue la nostra nazionalità: "ti mando un po' di roba io, ché lì chissà che cosa mangi!"
L'Italia, per l'italiano, è l'unico Paese in cui si mangia bene, anzi, in cui si mangia punto e stop: in tutti gli altri si deperisce. Poi, è anche vero che certe cose qui si fa fatica a trovarle, a trovarle buone o a trovarle economiche. Tipo il tonno.

Ecco, il tonno è il Santo Graal.

Breastfeeding Café

30 Ottobre 2013

L'altro giorno sono andata al gruppo 'mamme che allattano'. 'Gruppo' se così si può chiamare visto che di mamma c'ero solo io. Dentro era desertico e c'erano le balle di fieno che giravano come nel Far West, l'unica differenza è che erano formate dai giocattoli inutilizzati.
Accoglienza stile regina Elisabetta: finalmente è arrivato qualcuno!
"Oh my God, vuoi una tazza di tè?"
"Oh my God, sì!"
E mi hanno offerto il tè più bollente del creato, che naturalmente mi sono versata su una gamba. "Gbgnzzzttcriiimbangaaaar!", più varie imprecazioni in italiano. Facciamoci subito riconoscere. Finalmente viene una alle riunioni e non è neppure normale. Ma tralasciamo.

TNT

25 Ottobre 2013

Ho raccontato alle mie amiche che qui ci sono stormi di corvi che mi svegliano alle 6 del mattino, ma non ha fatto tanta impressione. D'altra parte c'è chi convive con galli e greggi di pecore che gli pascolano sotto casa. Mi è stato anche ricordato che i gabbiani assetati di sangue Venezia sono molto peggio (e come posso dimenticarli?).
Però io ho anche un'altra specie animale molto pericolosa che bazzica qui di fronte:

giovedì 30 gennaio 2014

L'indispensabile Polacca

23 Ottobre 2013

Io la donna delle pulizie non l'avevo mai avuta. Non avevo idea di come ti cambiasse la vita.
Sono cresciuta nella casa della bella addormentata, con la foresta di rovi che mi separava dal resto del mondo. Tra le mie pareti domestiche il tempo si era fermato al Medioevo e l'elettricità, in pratica, non è mai arrivata. Si faceva tutto, ma proprio tutto, a mano. Ovviamente non ero io a dettare le regole, io ero quella che le subiva.
Il forno no ché può scoppiare come una bomba: si usava la pentola-forno. Due ore e un quarto anche per scaldare una brioche.
La lavatrice no ché può allagare la casa. "E le lenzuola?", vi starete chiedendo.

martedì 28 gennaio 2014

Io confesso

22 Ottobre 2013

I papà hanno sempre un modo peculiare di giocare con i loro figli. Come definirlo?
Pe-ri-co-lo-so...
Non credo di essere l'unica a cui vengano i sudori freddi ogni volta che vede la sua dolce metà, la luce dei suoi occhi, far saltare la propria prole fino al soffitto per riprenderla poi al volo.
"Oddio, prima o poi il soffitto lo prende"
O quando tiene in braccio il pupo tutto storto, con la testina che pende e sporge e passa così da una stanza all'altra:
"Oddio, prima o poi lo stipite lo prende"
Non credo nemmeno di essere l'unica che raccomanda in continuazione di fare attenzione:
"Attento alla testa, al braccino, al piede, alla mano, alla maniglia, allo spigolo del tavolo, tiragli giù la maglietta che c'è lo spiffero, ma com'è che in braccio tuo è sempre nudo??"


Il ciuccio

21 Ottobre 2013

Mio figlio il ciuccio lo schifa. Ogni tanto ci provo a darglielo, ma non c'è niente da fare, non ci casca. Non che insistita troppo, dato che ogni volta mi fa la faccia di De Niro in Taxi Driver: "Stai tentando di dare il ciuccio A ME?!".
Il fatto è che ad ogni generazione cambiano i metodi di crescita che ci vengono insegnati. Se alle nostre mamme veniva detto di allattarci rigorosamente ogni 3-4 ore, a costo di lasciarci strillare, adesso ti dicono che il seno si dà A RICHIESTA. E niente ciuccio, per carità, che fa male: il palato non si forma bene, impara a succhiare nel modo sbagliato e poi vi vengono le ragadi! Calmatelo con la tettina! Vi sentite stanche? Un bel cucchiaio di polline e 2-3 mandorle al mattino. Mi pare ancora di sentirla la pediatra naturalista del corso pre-parto.