14 Luglio 2013
A circa dieci giorni dal parto, queste sono state le mie prime considerazioni sul mio corpo:
- naso abbronzato: le spinte del parto hanno fatto sì che mi si rompessero un migliaio di capillari. "Sei stata in montagna?" "No, ho partorito".
- caviglie africane: fatico a riconoscermi le gambe. Stinchi secchissimi e piedi minuscoli come i pigmei. Quasi quasi mi preferivo gonfia.
- tette bioniche: copricapezzoli d'argento per difendermi dagli attacchi del piccolo piranha. Sembro il robot di Metropolis. Potrei anche attaccarci due nappine e mettermi a cantare Vogue. Altamente consigliati per accendere fantasie maschili su tempi remoti.
- smagliature ombelicali: come i ricami disegnati dal vento sulle dune. Geometricamente affascinanti.
- braccia alla Popeye: prossimo tatuaggio un'ancora sul bicipite.
- livello di igiene personale: pericolosamente basso.
Dopo nove mesi, c'era tutto da rianalizzare ed altri cambiamenti da affrontare.
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