1 Novembre 2013
Stavo pensando a come, appena avuto un bambino, stavo attentissima all'igiene:
"Sterilizziamo il ciuccio e mettiamolo nell'apposito contenitore che non prenda polvere, per carità",
"Ha già usato la copertina due volte, aspetta che gliela lavo",
"C'è una microscopica macchietta sul bodino, ora glielo cambio",
"Ho toccato la ringhiera delle scale, mi lavo le mani (per la cinquantesima volta nell'arco della giornata) prima di prenderlo in braccio";
fino ad arrivare a vere e proprie aggressioni pubbliche al malcapitato di turno pieno di buone intenzioni:
"Chi sei tu e come osi avvicinarti al pupo con quelle manacce sporche? Chi sei tu, o untore, che porti con te i focolai di tutte le malattie conosciute e sconosciute?", rincarando la dose scacciandolo a colpi di Acqua Santa.